TERAMO – «Ci manca Lino Silvino e lo si sente soprattutto nelle campagne elettorali, come questa». La commozione di Maurizio Brucchi è stata rotta dall’applauso con cui la gente di Piano della Lenta, ma non solo quella, ha salutato il calar della bandiera italiana dalla targa di marmo che da oggi, finalmente, insegna a chi passa per via Silone che quei giardini sono i Giardini Lino Silvino. Al professore e amministratore teramano che ha dedicato quasi la sua intera vita alla politica e alla gente, scomparso esattamente 9 mesi fa, la città ha dedicato un angolo della ‘sua’ Piano della Lenta, a due passi da casa e da quella chiesa dove ancora stamattina la comunità, le istituzioni e la politica, ma soprattutto gli amici lo hanno ricordato. «La vostra presenza numerosa qui – hanno aggiunto il sindaco Brucchi e l’assessore regionale Paolo Gatti, che più di tutti fu vicino al compianto amministratore -, è la conferma di quanto sia stata apprezzata la persona Lino ma anche come si stata apprezzata la sua passione per l’impegno pubblico. Qui, in particolare, al Piano della Lenta, quartiere che è stato sempre nella sua vita e nei suoi pensieri». Alla piccola cerimonia, oltre alla cognata e alle adorate nipoti, hanno voluto presenziare anche tantissimi amministratori teramani, oltre al presidente del Consiglio, Angelo Puglia, all’onorevole Paolo Tancredi, agli assessori Marchese, Di Stefano, Agostinelli, Campana e D’Ignazio, numerosi consiglieri comunali.
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